Scandaloso Filippo Turetta condannato all’ergastolo è libero a 32 anni coi permessi premio. La sentenza di ergastolo a Filippo Turetta, condannato per l’omicidio di Giulia Cecchettin, ha segnato la conclusione giudiziaria di primo grado di uno dei casi di femminicidio più seguiti degli ultimi anni. Eppure, il paradosso dell’ergastolo italiano emerge con forza quando si analizzano i tempi effettivi di detenzione e le possibilità di reinserimento sociale previste dalla legge. Turetta potrà richiedere i primi permessi premio dopo aver scontato almeno dieci anni di pena, quindi quando avrà compiuto 32 anni. Questi permessi non sono automatici, ma rappresentano un diritto per i detenuti che abbiano dimostrato buona condotta in carcere e che non siano ritenuti socialmente pericolosi. Servono a mantenere i legami familiari e a preparare gradualmente il reinserimento nella società, consentendo al condannato di trascorrere alcune festività o altre occasioni specifiche con i propri cari.

















