In piazza San Pietro prima dell’Angelus il Papa si è detto preoccupato per l’insorgenza “dell’odio antisemita nel mondo”, dopo l’attentato a Manchester, e addolorato per la sofferenza del popolo palestinese, ma ha guardato con speranza ai passi avanti nelle trattative di pace, per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi. La vocazione missionaria nasce dal “desiderio di portare a tutti la gioia e la consolazione del Vangelo sottolinea il Papa , specialmente a coloro che vivono una storia difficile e ferita”. Il pensiero va subito ai “fratelli migranti”, alla paura e alla solitudine che li attraversa quando ad attraversare mari e confini insidiosi sono i loro corpi e i loro sogni.

















