“La maturità abbinata alla concretezza, al gioco e a capire i momenti per poi portare a casa l’obiettivo e il risultato. Lautaro oggi si è allenato con noi, si è messo a disposizione così come aveva fatto anche mercoledì nonostante non fosse al massimo. Il capitano deve far questo, lui capisce i momenti non semplici della squadra. Non ha mai pensato di tirarsi indietro, neanche mercoledì quando non riusciva neanche a camminare. Sono sicuro che avrebbe anche giocato se ci fosse stato bisogno. Ha fatto terapie per due giorni, si è allenato al meglio e domani è a disposizione. Un Martinez giocherà. La meritocrazia è il primo criterio su cui baso le mie scelte. L’undici è sicuramente importante, ma sono ancora più importanti i cambi perché spostano l’andamento e il risultato di una partita. E’ successo a Torino, quando l’abbiamo ribaltata coi cambi, poi purtroppo è finita in quel modo. Vorrei premiare l’atteggiamento della squadra che si allena in quel modo. Il valore di un giocatore non è dato da chi parte titolare e chi entra dopo. Apprezzo questo. Prima o poi sanno tutti che avranno modo di giocare dall’inizio o di subentrare. Il ritmo mancava a lui, come a Bisseck e Frattesi che avevano avuto problemi sul finale della scorsa stagione. Non è mai semplice rientrare in una squadra che intanto ha fatto la preparazione. Prima o poi toccherà anche agli altri giocare. Calhanoglu è importante perché la crescita sua e il valore che dà in campo è fondamentale. Andy è più una mezzala, anche se è predisposto a fare il mediano in un centrocampo a due. Da play non ho ancora avuto modo di verificare. Luis Henrique può giocare a destra o a sinistra, ma non mi è dispiaciuto neanche da mezzala a Monaco quando siamo rimasti in dieci. Ha superato il momento di difficoltà avuto all’inizio, sta facendo buone cose e avrà anche lui modo di farsi vedere”. Queste sono le parole del tecnico Chivu, durante la conferenza stampa di oggi.

















