Milano- È terminata da poco la conferenza stampa dell’allenatore nerazzurro Chivu. Tra poco la squadra partirà per Torino.
Chivu: “Perché via Pavard e dentro Akanji? Non è importante come siamo arrivati a questo cambio, importante è che sia stato fatto. Akanji è un giocatore importante, doveva venire all’Inter già prima di andare al City. E’ sicuramente un valore aggiunto per il gruppo, come lo sono gli altri. Non è mai giusto parlare di uno. Sono strafelice della rosa che ho a disposizione. Per me questi giocatori sono i migliori in circolazione e sono contento di loro. Critiche su Bisseck? La gestione di un gruppo è la cosa più difficile per un allenatore. Bisogna tenere tutti motivati perché sei consapevole che ti serviranno tutti. Giochiamo 6 partite fino alla sosta, c’è bisogno di energia e di gestire determinate cose. Bisseck è stato criticato perché è facile criticare e creare un’opinione su un giocatore che non ha mai avuto la possibilità di dare continuità alla performance. Se al primo errore, viene messo al muro e gli si tirano sassi addosso non riuscirai mai a portare autostima e fiducia che è importante per un giovane. Bisseck farà errori anche nel futuro, bisogna trovare stimoli e motivazione giusta per aiutare i compagni. Noi abbiamo bisogno di Bisseck e Bisseck è stato infortunato 3 mesi, ha avuto un infortunio importante, era importante farlo giocare anche perché delle rotazioni le faremo ed era importante farlo arrivare pronto. Soddisfatto del mercato? I miei 25 giocatori sono i migliori e non guardo altro. Sono felice, anzi strafelice di lavorare con un gruppo di ragazzi motivati. Abbiamo trovato anche gioventù e spensieratezza, visto gli acquisti che abbiamo fatto. Abbiamo portato dentro i 2003, i 2004, anche i 2005 se penso a Pio. Alzano anche il livello della squadra. Calhanoglu è un problema? Io so cosa possono dare i miei giocatori, conosco il loro livello. Lavoro con Calhanoglu da 4 settimane, il ragazzo è sempre motivato, cerca sempre di dare il massimo e tutti si dimenticano che è stato fermo due mesi e mezzo. Ha provato a giocare la Coppa del Mondo, ha avuto un’estate non abbastanza serena. L’ho trovato bello motivato, lui ha scelto di rimanere ed è pronto a darci una mano. Trovare passione, stimoli e fiducia? E’ un processo continuo. Stimoli e motivazione fanno sempre la differenza. Il lato mentale non è mai semplice, il cervello cerca sempre di farti brutti scherzi, cerca sempre di proteggersi e si allontana sempre dalla fatica e dalla routine. E’ un processo continuo, dura una stagione intera. Tutti i giorni bisogna svegliarsi e trovare stimoli per migliorare se stessi e la squadra. Questo vale per tutti, anche per lo staff. E’ una maratona, non cambia niente perdere prima o dopo. Non guardo mai il passato, guardo solo oggi per migliorare il domani. Siamo tutti consapevoli dell’importanza di Juve-Inter ma questo non cambia niente nel nostro valore e il lungo percorso di questa stagione. Ci sono alti e bassi sempre. Quando le cose non girano, bisogna lavarsi le mani e rimboccarsi le maniche ancora. C’è solo una via ed è imparare dagli errori e andare avanti con mentalità e personalità” ha concluso l’allenatore nerazzurro.

















